Di Michele Perna
Femminicidio in Italia: un problema attuale, sempre più discusso nei programmi televisivi ed un Rapporto Eures 2018 che dichiarava l’Italia in crescita per vittime rispetto al 2017.
Nel 2018 i dati del Rapporto Eures affermavano:
– un omicidio su due è commesso in ambito familiare;
– 163 le vittime di cui il 67% sono donne [109];
– sono state 149 in totale le donne uccise;
– vi è stato anche un aumento dei figlicidi, crescita del 47,6% dai 21 del 2017 ai 31 del 2018.
La tendenza nel 2019 è questa:
– Le denunce per stalking sono aumentate del 4,4% rispetto al 2018, ad anno ancora da completare
– Femminicidi: sono 95 le vittime nei primi 10 mesi del 2019, una vittima ogni 3 giorni, in leggerissima flessione rispetto al 2018, ma dato non rassicurante visto l’aumento di denunce e violenze rispetto all’anno precedente
Osservando questi dati possiamo quindi interpretare il loro significato:
– il silenzio sta svanendo e le donne hanno sempre più forza nel denunciare le violenze subite, fattore che sta determinando un leggero calo delle vittime ed un aumento delle denunce;
– le numerose manifestazioni, i dibattiti televisivi e le battaglie sociali non riescono ancora a placare del tutto il problema e non riescono a farlo nemmeno le punizioni sempre più severe
-La preoccupante costanza e persevaranza del problema alla quale ne le numerose manifestazioni, ne gli slogan e i dibattiti televisivi, ne le punizioni sempre più pesanti, riescono a placare del tutto.
Riuscirà una società malata ed esibizionista come la nostra a ridurre il fenomeno del femminicidio e dei figlicidi?
Sperando che il 2020 sia un anno di una diminuzione decisa verso quota zero e che sempre più donne trovino il coraggio di parlare e denunciare questi mostri prima che sia troppo tardi.