Coronavirus: La Cina può aver manipolato i dati del numero d’infezioni riscontrate

Coronavirus: i dati della Cina sono reali?
Coronavirus: i dati della Cina sono reali?

Di Michele Perna

Cresce sempre più la sensazione che la Cina stia modificando i dati del numero d’infezioni riscontrate di Coronavirus.
Coronavirus: dati su chi ha avuto cure mediche

Questi sospetti sono comparsi dopo che dal 4 Febbraio i casi che ricevevano cure mediche si sia stabilizzato su una “flatline” dopo esser salito di circa 15’000-20’000 unità al giorno.

Coronavirus: dati sui casi sospetti<br>Altro campanello d’allarme è dovuto allo stabilizzarsi o addirittura al calo di nuovi casi d’infezione che non ha mai superato quota 3000 se non in 2 giorni.
Il sospetto è che la Cina non disponga di un sistema di controllo capace di calcolare più di 3000 casi al giorno o che non lasci uscir fuori i veri dati dell’infezione.


Cambio di definizione del Coronavirus
“La Commissione Sanitaria Nazionale Cinese ha cambiato la sua definizione di “caso confermato” del Coronavirus nelle sue ultime linee guida datate 07/02/2020. I pazienti risultati positivi ma che non presentano sintomi non saranno più considerati CONFERMATI. Questo inevitabilmente abbasserà i numeri dei dati.”

Questo cambiamento nella valutazione dei casi confermati di Coronavirus può avere delle conseguenze gravi:

– “Non ci sarà modo di conoscere l’esatta entità dell’epidemia”

– Il bizzarro cambiamento della definizione della Cina è in conflitto con quella dell’OMS [Organizzazione Mondiale della Salute]

La Cina sta insabbiando i dati del Coronavirus per rendere la malattia sotto controllo, quando invece non lo è.
Ci si può mai fidare dei dati che la Cina fa conoscere al mondo?
Non è allarmismo questo, ma se la malattia si sta diffondendo in un modo diverso da quello che viene informato, a cosa stiamo andando incontro?